Il counseling aziendale per superare la solitudine
Chi si trova a governare una squadra un’equipe, una piccola azienda o na grande azienda fa spesso l’esperienza della solitudine e della mancanza di competenze relazionali o comunicative che non fanno parte del bagaglio ricevuto con la formazione professionale ed universitaria. Con l’esperienza e la formazione attraverso master specifici si possono acquisire numerose competenze, ma il confronto con la complessità delle persone e delle organizzazioni porta spesso a degli impasse, delle difficoltà e dei conflitti.
Il counseling può essere un aiuto a chi spesso si trova solo a prendere decisioni, o ai team di lavoro per “navigare la complessità” e per guardare le situazioni con altre lenti e da altri punti di vista. Non sentendosi soli, ma, accompagnati da un counslor o da un facilitatore, formatore, si possono affrontare con maggior velocità e serenità le situazioni che creano stanchezza e ansia. Una volta superate possono essere ripercorse e rilette per trarne la saggezza e competenza acquisite dal management ed anche dai dipendenti e collaboratori.
Il counseling aziendale per il benessere dei dipendenti
Il counselling in ogni caso è un servizio per il benessere delle persone. Nelle organizzazioni e nelle aziende si qualifica come spazio di riflessione rivolto ai singoli ed ai gruppi. Utilizza tecniche specifiche: griglie di lettura dei contesti, domande e metodi di intervento che stimolino lo sviluppo, facilitino momenti di passaggio e riorganizzazione. Esercita il problem-solving, mette a fuoco le esigenze di ciascuno e di tutti e facilita la presa di decisioni.
In momenti difficili il counselling è un aiuto serio e riservato per chi ha grandi responsabilità e decisioni da prendere senza potersi confrontare con altri colleghi. Il segreto professionale rende, infatti, possibile offrire un luogo d’ascolto delle fatiche: poter trovare qualcuno con cui parlare di questioni delicate, ascoltarsi mentre ci si racconta, condividere il peso che si sta portando, insomma rappresenta una valvola di sfogo. In un periodo in cui spesso si è portati a lavorare molto, sempre, troppo, alcuni incontri di counselling forniscono quegli stacchi che permettono di guardare le cose dalla riva del fiume e non dalla corrente mentre si nuota per stare a galla.
Il KNOW HOW del counsellor è saper aiutare le persone o i gruppi a porsi domande che fino ad allora non si sono posti, a trovare un punto di vista da cui valutare le cose in modo differente, a fare emergere le risorse non considerate ed a svilupparne di nuove.
Presso il work&co di Segrate o presso le aziende posso fornire questo supporto e formazione organizzata e progettata su richiesta specifica avvalendomi se necessario anche della collaborazione di molti colleghi e collaboratori.
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